ROI e misurazione nei social media: l’approccio del valore dei fan di Facebook di Syncapse

E' passato un po' di tempo da quando ho scritto questo articolo.
Il mondo del digital è sempre in evoluzione e potresti trovare delle informazioni non più aggiornate.

misurazione nei social mediaDella misurazione nei social media, ne avevo parlato giusto qualche tempo fa, con i commenti eccellenti di alcuni ospiti operanti nel mondo del vino commentando una colorita uscita di Andrea Boaretto riguardo al ROI nei social media.

Oggi riprendo l'argomento segnalando una recente ricerca di Syncapse, società che si occupa di social media marketing, la quale ha tentato di dare un valore ai fan di Facebook. (lo so, ora non si chiamano più così :-) )

In sostanza la ricerca analizza alcuni KPI principali di interesse confrontando le caratteristiche presentate dagli utenti fan e quelli non fan, tentando quindi di darne un valore relativo.

Sono stati analizzati i seguenti 20 brand molto affermati negli Stati Uniti:

E' stato somministrato un questionario a 4.000 utenti fan e non-fan. Le risposte al questionario, abbinate ad alcune informazioni relative alla marca, hanno fornito alcuni indicatori per certi versi interessanti.

Ecco le differenze tra gli utenti fan e non-fan sui 4 KPI più importanti pubblicati nella ricerca:

KPI Differenze tra fan e non fan Dati sulle differenze osservati
Spesa di prodotto analizza e differenze tra la capacità di spesa di un fan con quella di un non-fan per capire quanto potenziale di spesa ha un fan rispetto ad una determinata marca. I dati parlano di una spesa media di 71$ in più per i fan rispetto ai non fan
Fedeltà: tipicamente i fan di una marca su Facebook, tendono a rimanere fedeli a quel brand. I dati parlano di una fedeltà alla marca superiore del 28% dei fan rispetto ai non fan.
Propensione alla raccomandazione I fan tendono a consigliare più facilmente una determinata marca Il 68% dei fan sono orientati al consiglio della marca rispetto al 28% dei non-fan.
­Affinità con il brand I fan hanno maggiore empatia con la marca e ne suscita sensazioni positive (ad es. felicità, calore, soddisfazione, gratutidine, ecc.) l'81% dei fan si sentono affini al brand, rispetto al 39% dei non-fan. Inoltre il brand suscita sensazioni positive nell'87% dei fan rispetto al 49% dei non fan

È chiaro che ogni marchio è un discorso a sé e che questo studio va considerato come un esperimento fatto sui 20 brand più amati su Facebook: nel caso in cui l'azienda abbia una cattiva reputazione, i fan on line potrebbe avere addirittura un valore negativo se diffondessero messaggi “dannosi” per l'azienda direttamente nel luogo dove invece si vorrebbe trarre beneficio dal media.

Inoltre anche ogni fan avrà un valore diverso in base alle sue caratteristiche di “influenzatore”: alcuni indicatori potrebbero essere il numero di amici che è in grado di intercettare, il grado di confidenza con le persone, l'autorevolezza che godono i suoi consigli, l'appartenenza o la gestione di gruppi/pagine, ecc.

Al di là di milioni di obiezioni/osservazioni sulla ricerca, la ritengo comunque interessante perchè ribadisce ancora una volta che nel social media marketing non è solo necessario esserci ma si deve avere il patrimonio di una marca affidabile. Una volta costruito un brand e una buona reputazione si possono sfruttare gli utenti e le loro conversazioni per amplificarne il valore e comunicare in questo nuovo mezzo. Il valore di un'attività nei social media ed in particolare su Facebook, quindi, potrebbe dipendere dalla qualità della comunicazione nel mezzo ma ha come punto di partenza il valore della marca, dei suoi prodotti e del servizio che offre ai suoi clienti.

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