Link building per drogare le SERP: Google in crisi tampona con interventi manuali
E' passato un po' di tempo da quando ho scritto questo articolo.
Il mondo del digital è sempre in evoluzione e potresti trovare delle informazioni non più aggiornate.
Riprendo dopo un po’ di inattività a scrivere sul mio blog per analizzare un caso che evidenzia in modo lampante come l’algoritmo di Google sia ancora un po’ troppo ingenuo nell’interpretazione del trust dei siti web.
Ma come può succedere, Google non è l’infallibile leader incontrastato del Search?
1- La qualità dei risultati di Google non è infallibile: il caso JCPenney
Leggendo le ultime notizie più ecclatanti sul fronte della “qualità” dei risultati emerge che Google sembra aver perso lo smalto di un tempo, come sottolinea in modo molto deciso TechCruch con il titolo “Search Still sucks” e con questo passaggio con qualche riferimento al passato e ad AltaVista:
“For someone who’d been using AltaVista for years before that it was a very pleasant experience. Anyone who was on the Internet before Google came along knows exactly what I’m talking about. Google just felt right. It got the job done.
It’s been a creeping feeling, growing over the years, but it sort of feels like pre-Google again. Search is a really bad overall experience.”
Tra gli altri anche il New York Times pubblica un articolo/denuncia parlando del sito di JCPenney, posizionato in modo egregio per un numero di parole chiave anche molto diverse tra loro.
La ragione del posizionamento eccelso?
Un’azione di link building di "bassa" lega riassunta in queste parole:
2,015 pages with phrases like “casual dresses,” “evening dresses,” “little black dress” or “cocktail dress.” Click on any of these phrases on any of these 2,015 pages, and you are bounced directly to the main page for dresses on JCPenney.com.
Some of the 2,015 pages are on sites related, at least nominally, to clothing. But most are not. The phrase “black dresses” and a Penney link were tacked to the bottom of a site called nuclear.engineeringaddict.com. “Evening dresses” appeared on a site calledcasino-focus.com. “Cocktail dresses” showed up on bulgariapropertyportal.com. ”Casual dresses” was on a site called elistofbanks.com. “Semi-formal dresses” was pasted, rather incongruously, on usclettermen.org.
2. Un esempio anche in Italia nel settore dei prestiti
Credo che abbiamo tutti avuto modo di osservare, infatti, come anche nel mercato italiano si posizionano siti meno “autorevoli” che “drogano” la loro autorevolezza grazie ad una lauta semina in rete di link “finti”, “non spontanei” o “forzati”.
Vorrei analizzare a titolo esemplificativo un sito appena sparito dalle SERP, che io ed il mio collega Davide abbiamo mantenuto come osservato speciale.
Prestitipersonaliok.net che si posizionava fino a ieri (29/3/2011) in modo egregio per la parola chiave competitiva “prestiti personali”.
Ora invece è (giustamente) sparito dalle SERP per un intervento manuale del buon Google...
Il sito a prima vista sembrerebbe un MFA (Made For AdSense).
Essendo un settore altamente competitivo dove vi sono banche e grossi investimenti in SEO, stupisce vedere un sito così semplice e basico così ben posizionato: francamente mi sarei aspettato di meglio da Google.
Il sito infatti conta un buon numero di contenuti, ma appartentemente non si trova una grandissima utilità del sito per gli utenti che hanno effettuato una ricerca per “prestiti personali”.
Perchè Google lo premiava?
Facciamo una brevissima analisi veloce per capire il livello di ottimizzazione SEO del sito, distinguendola in 4 passi principali:
a- Fattori on site
Buono, ma non da giustificare un posizionamento così forte:
- 188 pagine indicizzate con contenuti che, nel campione analizzato, sono originali e ben ottimizzati lato SEO. C’è solo qualche piccolo margine di ottimizzazione nei link interni compresi nei testi descrittivi di ogni singola pagina, ma tutto sommato un buon lavoro di SEOcopywriting;
- tutte le pagine contengono l’occorrenza del testo “prestiti personali”, poichè vi sono alcuni elementi comuni a tutti i template che contengono la frase;
- i title delle pagine non sembrano sovraottimizzati nei title con 28 pagine su 188 contenenti i termini "prestiti personali";
- il sito web è costruito con un template Wordpress semplice e un ottimo grado di ottimizzazione dei tag H per ciascun template.
b- Dati sul dominio
Dominio nuovo nuovo, ma con keyword exact match che sembra influire molto per keyword composte:
Osservando qualche veloce dato sui domini si osserva che è un dominio datato 2010 http://whois.domaintools.com/prestitipersonaliok.net
che contiene la keyphrase obiettivo, ovvero “prestitipersonali”, che sembra essere un fattore molto importante come confermato anche da Rand Fishkin.
c- Vicini di casa
Siti web identici ottimamente posizionati per altre parole chiave con lo stesso metodo:
Da vicini di casa spesso si scoprono cose simpatiche...In questo caso si segnalano tra i vicini di casa reperiti da Majestic SEO anche altri siti con lo stesso template Wordpress, identico stile di copy e performance SEO analoghe (ovvero un ottimo posizionamento fino alla giornata di ieri):
- prestitivelocionline.net
- prestitisenzabustapaga24.com
d- Link popularity:
Link ingresso prevalentemente da commenti spam
Da una prima analisi dei link ingresso si nota come la stragrande maggioranza dei link in ingresso siano di scarso valore per lo più frutto di attività mirata di comment spam in diversi blog/community, con parole chiave tattiche, dove spicca anche un “pregiato” dominio .gov
http://www.london.gov.uk/climatechange/card/332
Dall’analisi si può comprendere che probabilmente l’alta considerazione che Google ha di questo sito per la keyword “prestiti personali”, è indotta dal fatto che possiede un gran numero di link con anchor text ottimizzati ma che non hanno un carattere di spontaneità.
3 - Conclusioni e un'immagine ironica:
Dal mio personale punto di vista, un buon motore di ricerca non dovrebbe considerare utili link “finti” per valutare il trust di un sito: dovrebbe essere in grado di comprendere quali sono buoni e quali no...ma è davvero molto molto difficile.
Purtroppo di casi di siti ben posizionati grazie all’uso di tecniche di link building di basso livello ce ne sono davvero moltissimi: potete sbizzarrirvi a trovarne a decine con facilità a conferma che non si tratta di un caso sporadico!
Probabilmente Google pur essendo un servizio di ricerca fondamentale per il mondo di internet non è perfetto: come tutte le cose create dall’uomo, ha qualche falla dove si è infilata una vera e propria industria dove svariate società o persone si guadagnano da vivere alle spalle di Big G e soprattutto degli utenti inconsapevoli.
La strada che Google ha intrapreso verso risultati realmente di qualità e senza "furbi" è ancora lunga e lastricata di insidie; certo è non si può pensare di continuare a governare il mondo della search ancora a lungo con il solo aiuto di interventi manuali, come nel caso di JC Penney e prestitipersonaliok.net...ce ne sono troppi là fuori di siti “furbi” da combattere...serve qualcosa di più...
Se avete 5 minuti, vi consiglio qualche post interessante...
- Are Exact Match Domains Too Powerful? Is Their Time Limited? di Rand Fishkin
- The Dirty Little Secrets of Search del New York Times
- Quando il Made for Adsense fa male alla salute (non solo quella del web) di SEOntology
- Ricerca su Google.com per "dofollow blog list"
- Search Still Sucks di Michael Arrington;
- Blog commenting as Marketing Strategy di Rank Fishkin
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